Panoramica Spilinga
Spilinga, conosciuta come la città della ‘nduja, si trova a circa 10 km da Nicotera e ai piedi del Monte Poro. Se da un lato questo luogo è la patria dell’insaccato più famoso della Calabria, dall’altro Spilinga vuol dire anche cultura e storia.
La origini di Spilinga
L’ipotesi più comune fa derivare il suo nome dal greco “Spelunga” che vuol dire grotta. Infatti a Spilinga si trovano le grotte in cui si rifugiarono i superstiti della frana di “Condrochilone”, antico centro nella vallata bagnata dal torrente Buffa, e in cui trovavano riparo gli abitanti della zona durante le frequenti incursioni dei saraceni.
Le grotte di Spilinga
La grotta più suggestiva di Spilinga è quella della “Madonna delle Fonti”, un Santuario poco lontano dall’abitato, immerso nel verde e scavato nella roccia.
Il Santuario, un tempo Laura Eremitica Basiliana, è meta di pellegrinaggio, in particolare il 21 maggio, giorno della sua celebrazione. La storia di questa Beata Vergine è legata ad una leggenda che narra l’apparizione della Madonna alla Cicireja, una devota contadina del luogo. La Madonna le apparve in sogno una notte tempestosa, invitandola a cercarla. Le apparizioni si ripeterono fino a quando la giovane donna non si decise a seguire il volere della Beata Vergine e trovò la statua, che fece collocare nella grotta dell’apparizione, dove risiede tuttora.
Un’altra grotta da vedere è la grotta di “Santu Liu” (San Leo) dove si trovano alcuni affreschi del XVI secolo., tra Spilinga e Caria, e le grotte del “Favo” e delle “Fate”, dove sono state rinvenuti reperti dell’età Neolitica.
L’acquedotto
Per ripercorrere la storia di Spilinga ci spostiamo a due km dall’abitato dove vi è un importante acquedotto ad archi in pietra da taglio, che rievoca gli antichi acquedotti romani, per stile e struttura. Costruito intorno alla metà del XIX° sec, aveva il ruolo di convogliare l’acqua del Poro nei comuni della zona. Nei pressi dell’acquedotto, lungo il torrente “Vattinderi”, sono state ritrovate tombe di epoca romana, mentre nelle località”Aramoni”, “Torre Gallo” e “Galluppi” vi sono delle Necropoli.
Spilinga e le tradizioni gastronomiche
Soggiornare a Spilinga è naturalmente un viaggio alla scoperta di tradizioni culinarie dal sapore deciso. La data da segnare sul calendario è l’8 agosto, giorno in cui si svolge la sagra più famosa del territorio calabrese: la Sagra della ‘Ndujia, conosciuta ormai come “Notte Rossa”. Un evento che celebra il famoso insaccato a base di peperoncino piccante, carne di maiale e erbe aromatiche e che quest’anno giunge alla sua 46° edizione.
Non solo gastronomia ma anche folklore e cultura. Infatti, durante la manifestazione si alternano esibizioni dei tradizionali “Giganti di cartapesta”, giochi tradizionali, come a’ pignata, rievocazioni storiche spettacoli pirotecnici.