Viaggiare lento vuol dire imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi, avere il coraggio di recupero di valori quali la libertà, la semplicità, l’essenzialità e essere parte di un cambiamento che desidera un futuro umanamente ed ecologicamente più sostenibile.
Vuol dire concepire il viaggio virtuoso e faticoso allo stesso tempo. Nel sacrificio giace la sacralità della vita che ci permette di viverla più intensamente e profondamente. Nell’immaginario collettivo è concedersi il lusso della lentezza indicato solo per chi ha familiarità, ad esempio, con la bicicletta, oppure chi ha tanto molto da dedicare al viaggio e può permettersi di spostarsi a piedi. Ma è molto di più.
Viaggiare con lentezza è sapersi ispirare e ispirare, sentire la vita dei luoghi, vivere le esperienze con prospettive nuove, avere nuovi occhi per vedere la bellezza presente ovunque anche nell’apparente degrado. É avere la capacità ampliare le proprie vedute sul mondo e cercare nuove possibili alternative ai modelli e agli stili di vita attuali. Un viaggio per responsabilizzare tutti noi a rallentare ed favorire una decrescita felice.